Che buona questa mozzarella! Ma “buona” significa anche fatta bene? Siamo andati a vedere cosa succede dai Costanzo. Caseificio, vendita e ristorazione. Il mini caseificio (come amano definirsi) è ad Aversa, un prodotto caseario eccellente con il controllo diretto della materia prima. Filiera corta. L’azienda monitora in prima persona l’intero processo produttivo: dal foraggio destinato al bestiame, alla trasformazione del latte, fino alla vendita del prodotto finito. Online e nei propri punti vendita.

Mozzarella di bufala mozzata a mano
Ricotta di bufala

“L’intelligenza della grande industria applicata all’artigianato puro”. Sono le parole di Alessandro Costanzo, patron del caseificio. Una storia di famiglia che basa tutto sul benessere degli animali. Un allevamento che conta circa 650 bufale ed una distribuzione capillare nei propri punti vendita, da Lusciano a Marcianise in provincia di Caserta, fino a Grottaferrata (Roma).

Dal 1991, la famiglia Costanzo porta avanti con attenzione maniacale una produzione casearia costruita su formaggi freschi e stagionati, la gamma comprende ventidue diversi prodotti. E saper controllare tempo, temperatura e acidità sono le nuove skill richieste al casaro 4.0.

Cheesella, formaggio di mucca con mozzarella di bufala
Stagionato di vacca, min. 6 mesi

Dal caseificio ai fornelli, il Ristorante Costanzo è come un cerchio che si chiude. Sentendoli parlare, guardandoli negli occhi, risulta difficile definirli staff e brigata. Famiglia ci sembra più appropriato. Agostino Malapena è l’executive chef, con Massimo Turco, maitre sommelier. Cucina mediterranea, tradizionale nell’essenza, contemporanea nella forma. Nelle foto, alcuni dei nostri assaggi.

In senso antiorario, Polpetta al ragù di pomodoro. Come una frittella con pomodoro, basilico e filetto di acciuga.
Frollino al cacio del professore Costanzo. Polpettina di salumi fritta.
Zuppetta di cozze con di ricotta di bufala in salvietta.
Battuta di marchigiana I.G.P. con salsa alla pizzaiola, stracciata di bufala e crackers di tarallo.
Candele Gerardo di Nola con genovese di maialino e scaglie di Cacio del Professore.

Tra un assaggio e l’altro, ci si intrattiene con pane, grissini, focaccia e, meraviglia delle meraviglie, si accompagna il tutto con la ricotta di bufala in salvietta del caseificio. Specialità prodotta con siero e crema di latte di bufala pastorizzati, un tempo veniva confezionata in pezzuole di canapa (le salviette). Oggi è difficilissima reperirla, motivo in più per godersela a tavola con i vari carboidrati proposti. Si parla tanto, qualche volta a sproposito, di Made in Italy. Dai Costanzo hai la sensazione nitida di avercelo proprio di fronte. Con quell’eleganza, quella semplicità che, però, non ammettono sbavature.

Grissino al burro di bufala. Grissino al pomodoro. Pane cafone. Focaccia bianca. Focaccia integrale.
Girella di pane al burro di bufala con sale di Cipro.
Ricotta di bufala in salvietta